Ore 06.30 della sera. Da circa un paio d’ore il sommo imperatore è corso in direzione dei bagni con una velocità che manco avesse avuto i cartaginesi i cristiani e gli unni coalizzati e armati di alabarde alle calcagna.
Tutt’ora non s’ode alcun segno che stia uscendo. Ma i rumori provenienti dai regali sanitari cominciano a destare qualche preoccupazione nella moglie. La quale si reca a dare due bussate alla porta.
Dall’interno l’imperatore nerone si sente rispondere “harsh Poppea, amò chiama un po l’artri che sta sera nun ce la faccio proprio a venire al colosseo a vedere i gladiatori. Horca, sto a morì qua!“ con voce parecchio sofferente ed aggiunge “me sento pure quarcosa de strano sui vestiti l’hai fatto er bucato si? Perché me sento puzzare tutto de latte“ dopo di che lo sguardo di Nerone cade combinazione nello spazio sotto il lavandino ed esclama “a poppé che l’hai sistemata te la spesa?
Qua in bagno ce stanno tutte le bottiglie de latte “Poppea da fuori la porta si batte sulla fronte accorgendosi dell’errore.
Nerone esclama “azzo te credo che m’è venuto sto bruciore e me s’è distrutto l’intestino” che te pozzino Poppé!
pe colazione cor caffè me so bevuto er dixan! “